Autorevoli sempre, ma mai direttivi, unidirezionali, aridi e poco attenti ai bisogni individuali.
Ecco la mia.
Il rapporto di collaborazione dovrebbe essere un rapporto basato sulla fiducia e sul rispetto delle individualità, che in quanto tali dovrebbero essere prese in considerazione.
La necessità di essere unidirezionale non favorisce la correlazione tra più individualità, ma solo l’imposizione di una sola individualità sulle altre, con la conseguenza di non scoprire opportunità che vengono palesate proprio da un punto di vista diverso, che oppresso non si rivelerà per sfiducia.
Celeste Priore
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